Franco Cassano

I giorni del calendario


Ci sono giorni in cui ti senti in esilio, in cui nulla o nessuno riesce a farti tornare in te, giorni che scivolano via dal calendario, inutili e smarriti.
Ci sono giorni di sole asciutto e di terrazzi nitidi, in cui l'orizzonte tra mare e cielo è netto come in un disegno, giorni che tutti, tranne qualche pazzo felice, non sanno neanche vedere correndo a chiudersi tra quattro mura.
Ci sono giorni che scappano via e afferri solo la fine, quando sei stanco, non sai più che farne e che getti via come cibo scaduto.
Ci sono giorni che diventano celebri, quelli degli incontri che scuotono la vita, oppure quelli che lasciano il segno per un'emozione o una scoperta, per una solitudine o per una compagnia.
Ci sono giorni-vigilia, dei conti alla rovescia, delle sfide attese e temute, i giorni che credi importanti e che invece, subito dopo, sono già appassiti.
Ci sono giorni fotocopia, quelli che potresti scambiare tra loro, uscendo da uno per entrare nell'altro senza accorgertene. Ci sono giorni-civetta, che ti sorridono da lontano, che ti tentano e ti fanno sperare, ma poi non si presentano all'appuntamento.
Ci sono giorni di altri che una volta erano i tuoi e che adesso non ci sono più nel tuo calendario, giorni che non ritornano.
Ci sono giorni di burrasca, che ti sorprendono al largo mentre stai facendo le solite cose e devi pregare per riuscire a tornare.
Ci sono giorni più duri, bui anche a mezzogiorno, degli strappi improvvisi, quelli dei congedi definitivi, delle cose che non puoi cambiare, i giorni in cui paghi tutto e con gli interessi, quelli in cui una fitta che avevi dimenticato torna a farsi sentire.
Ci sono giorni che si sciolgono al sole: sono belli al mattino ma poi non accade nulla.
Ci sono giorni-destino, in cui tutto ti accade e tu non hai scelto nulla, i giorni che decidono anche per quelli successivi senza averli consultati.
Ci sono i giorni tagliati in due, quelli in cui devi strapparti via mentre vorresti rimanere oppure riesci a passare tra le sbarre e sei libero all'aperto.
Ci sono giorni in cui voli leggero ad alta quota e quelli in cui anche camminare stanca, giorni da giovani e giorni da vecchi.
Ci sono i giorni degli oroscopi, enigmi, ed amuleti, in cui tutto risuona e tutto allude, i giorni esoterici.
Ci sono giorni con le mani sudate, di attese impotenti dietro a porte chiuse, di esami e responsi, i giorni nelle mani di altri e talvota in quelle di Dio.
Ci sono giorni in cui lavori tanto, ma nessuno se ne accorge e quelli in cui tutti ti lodano, ma tu non hai fatto un cazzo.
Ci sono giorni in cui ritrovi un'amicizia, conquisti una fiducia e quelli in cui la perdi; giorni in cui riesci a curare e guarire, quelli in cui ti sai soltanto ammalare.
Ci sono giorni in cui ti piaci e ti porti in giro con soddisfazione e quelli in cui ti nascondi e nn voresti mai essere in tua compagnia. Ci sono giorni servili, quelli che preparano gli altri giorni, giorni che sono solo gradini, e i signor-giorni, quelli un pò superbi che sono lì solo per comandare le storie e dirigere le orchestre. Ci sono giorni che guardi dall'inizio e quelli che ti pregano, i giorni arrivati presto e quelli arrivati tardi. Ci sono giorni di mare mosso in cui, se sei saggio, ti metti al riparo e quelli di brezza leggera in cui l'aria è una carezza e devi lasciarti andare.
Ci sono giorni di storia, con date, battaglie e racconti e quelli di geografia in cui il tempo scompare e ci sono solo spazi, rocce ed insenature.
Ci sono i giorni eremiti, in cui lasci tutto alle spalle e diventi una salita e un silenzio, e i giorni carnevale, quelli in cui vorresti sempre toccare ed essere toccato.
Ci sono giorni in cui pensi ai giorni e quelli in cui togli la spina al pensiero. C'è un giorno in cui ti accorgi che una vita è una sucessione di giorni diversi, una collezione di fotografie che lascerai ad altri nella speranza che ne conservino qualcuna.

Franco Cassano è professore di Sociologia e di Sociologia della conoscenza alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bari.
Tra i suoi libri più recenti: Modernizzare stanca: perdere tempo, guadagnare tempo (2001), Approssimazione.
Esercizi di esperienza dell’altro (2003), Homo civicus. La ragionevole follia dei beni comuni (2004) e Il pensiero meridiano (2005).